Newton Gravity III
Grazie al mio amico Paolo Gironacci di "Sport Lab" di Porto San Giorgio ho potuto provare in pista le nuove scarpe della Newton Gravity III
Queste calzature, infatti, sono pensate per una falcata dove l’ammortizzazione è concentrata nella parte anteriore della suola.
Gli stessi produttori le evidenziano come scarpe specifiche per questo tipo di corsa e che richiedono un po’ di adattamento da parte del runner che non le ha mai provate.
Le caratteristiche evidenziate dalla casa madre sono:
- Tomaia traspirante in mesh con inserti stretch a supporto del metatarso
- Suola in gomma al carbonio, più resistente alle abrasioni.
- Intersuola con tecnologia “Action/Reaction” nel mesopiede, un sistema di ammortizzazione studiato per non disperdere energia, ma restituirla alla corsa.
- Strato per la sensibilità biomeccanica, per permettere al runner di percepire, attraverso il piede, la morfologia del terreno e adattare assetto, postura e andatura in modo naturale.
Questa scarpa ti mette in condizioni di lavorare di punta migliorando sensibilmente la corsa,attenzione però è una scarpa molto leggera e minimalista quindi non andatta per lunghe distanze.
Da evitare dalle persone di peso corporeo superiore ai 90 ma sopratutto da chi si avvicina per la prima volta alla corsa in quanto il suo stile risulta essere pesante.
La consiglierei chi vuole fare gare sui 10/14 km in velocità e a chi vuole cimentarsi in pista con le ripetute; certo è che ognuno poi va alle sue sensazioni.
Riassunto
Casa di produzione: Newton
Modello: Gravity
Fondo ideale: strada/sentiero battuto
Ammortizzazione: concentrata nella parte anteriore
Sostegno pronazione: no
Sostegno supinazione: no
Dislivello tacco/punta: 3mm
Peso: < 300 gr
Categoria: A0
Tomaia: mesh traspirante con inserti stretch a per sostenere il metatarso
Intersuola: EVA con tecnologia “Action/Reaction”
Suola: in gomma al carbonio e gomma ad alta densità
Tipi disponibili: uomo e donna
Durata media: Max 400 km
Consigliata: solo per il “natural running”, in allenamento o gara lunghe distanze si ma di peso corporeo leggero.
Alla prossima Francesco!